In pochi mesi abbiamo fatto un balzo evolutivo nel digitale almeno di dieci anni, eppure, esistono imprese e professionisti che non sanno ancora governare il web.
«Come posso posizionarmi? Come si fa? Che cosa devo pubblicare?».
Un po’ tutti coloro che iniziano a fare contenuti online si fanno domande simili e la sensazione è che, in questo particolare periodo, molte persone nella fretta di posizionarsi stiano completamente sbagliando strategia investendo in ads con promo 3×2 che non sono per nulla interessanti per il popolo internauta.
Non esiste un formula valida per tutti perché molto dipende dal target a cui ci si rivolge, dal prodotto/servizio offerto e dagli obiettivi aziendali, ma indubbiamente se investi il tuo tempo in un contenuto long form content (un contenuto cioè lungo e circostanziato pensato per il web) come un blog post, un podcast o un video su Youtube i risultati arrivano!
Forse non te ne rendi conto, ma hai a disposizione una miniera d’oro di contenuti utili proprio sotto il tuo naso.
►Come si comunica una struttura alberghiera? Come si comunica la moda? E il beauty? Che cosa devo dire se sono un artigiano, un commercialista o un libero professionista? Come posso attirare l’attenzione di chi mi segue e crescere organicamente?
Esiste una strategia e una pista da seguire! I numeri sono una cosa e si possono facilmente dopare: attenzione, reputazione e conversione dei followers in veri e propri clienti sono invece un’altra e sono una cosa seria; un dato non falsificabile e alla fine sono ciò che conta davvero!
L’aiuto più concreto, dal mio punto di vista, non è tanto quello di illustrare continuamente formulette standardizzate che poi nessuno sa come applicare, ma è quello di presentarvi profili – e quindi persone o casi aziendali -, che hanno già raggiunto dei risultati concreti con il web marketing e possano essere di concreto aiuto a chi non sa nemmeno da dove partire. Un po’ come quando si presentavano da me persone che volevano scrivere per la mia testata ma non lo avevano mai fatto. Il mio consiglio era sempre lo stesso: leggere – studiare tanto – e poi provarci! Si comincia sempre, insomma, osservando, apprendendo ed emulando chi ci sa fare!
Visitando la sezione “storie” di questo blog puoi già farti un’idea e iniziare a seguire le persone intervistate alle quali, non a caso, viene sempre posta una domanda sulla propria strategia di self marketing o personal branding. Sono tutte persone scovate proprio grazie ai social media, che sanno come raccontarsi, evitando di produrre inutili profili-catalogo che non interessano a nessuno! Continuerò su questa scia per offrirvi non solo storie d’impresa ispiranti e replicabili, ma anche casi di studio e profili concreti che possano fare da guida anche in questo senso.
La prima via da seguire per elaborare un copy strategico e comunicare online è sfruttare la potenza dei social, parliamo di miliardi di persone, non per vendere e commercializzare prodotti bensì per condividere contenuti utili che possano appassionare e risolvere i problemi delle persone. Posizionarsi attraverso uno storytelling strategico che coinvolga, spieghi ed emozioni. Utilizzare la leva dei bisogni inconsci e tutti quei trigger che aumentano il livello di engagement, prendendo a prestito alcune strategie che arrivano dal neuro marketing per ottenere migliori risultati con meno denaro: puntando al “cervello” del cliente.
La storia di cui vi parlerò il prossimo venerdì, nel consueto appuntamento settimanale dedicato alle storie d’impresa, per esempio, è un perfetto modello di copy strategico nel ramo turistico e ricettivo e offrirà una marea di spunti preziosi a tutti coloro che vivono di un certo tipo di hospitality e si pongono tutte quelle domande elencate all’inizio di questo blog post.
►Bisogna investire tempo e relazioni prima che i followers si trasformino davvero in clienti reali. Nel frattempo, vi lascio con una mini guida in 8 passi da seguire e vi ricordo che, se il vostro obiettivo, è essere un punto di riferimento prezioso nel vostro campo..trovare almeno una cinquantina di clienti in più all’anno..ottenere lavoro attraverso la vostra comunicazione online – e non quello di diventare una star dei numeri -, allora come spiega Riccardo Scandellari nel suo pratico libro “Dimmi chi sei” bastano «mille persone entusiaste di te, dei tuoi prodotti o servizi, per fornirti una rendita con cui vivere e prosperare». E venerdì scopriremo se è vero… e come ha fatto Nu’ – la storia in coda -, con i suoi 1.200 fans VERI a rendere “La piazzetta” un posto richiesto e adatto a tutte le stagioni.
Ps. non solo la Ferragni è riuscita a lavorare grazie a Instagram: resta qui parleremo anche di questo!