Se non gestisci la tua reputazione qualcun altro lo farà per te! Ecco un’altra buona ragione per comunicare sia online che offline.
Si comunica solo per vendere? NO, al contrario! In un precedente post, abbiamo già chiarito che lo scopo del marketing è rendere inutile il processo di vendita, o meglio, fare in modo che le persone arrivino quanto più preparate ed educate al processo di acquisto grazie all’acquisizione di informazioni utili. Allo stesso modo, se il prodotto sei tu o la tua piccola azienda, puoi ottenere vendite attraverso l’influenza e l’attenzione che sei in grado di generare, investendo tempo e denaro nella creazione di contenuti rilevanti per la tua audience, spiegando chi sei, che cosa fai, per chi lo fai e come lo fai, parlando direttamente ai tuoi clienti attuali e potenziali. Questa attività di narrazione, costruzione e distribuzione di contenuti, utilizzata per promuovere se stessi e la propria carriera alla stregua di un brand, è chiamata personal branding e le percezioni che ne derivano costituiscono la reputazione, ovvero, l’opinione, l’impressione e la credibilità collettiva che le persone hanno di noi nell’ambiente lavorativo in cui operiamo.
La reputazione è, come tutti sanno, l’elemento chiave della nostra attività e, in quanto fragile, va gestita con molta attenzione. Non tutti, infatti, si rendono conto che ne abbiamo una anche quando non facciamo assolutamente nulla per orientarla o alimentarla. Che ti piaccia o no, allo stesso modo di un hotel o di un ristorante, le persone possono parlare di te e della tua professionalità, oltre che offline, anche online lasciando nel web tracce che la rete non dimentica e che possono incidere all’atto della decisione. Il modo migliore, quindi, per esercitare una forma di controllo su quello che gli altri dicono di noi quando non siamo presenti è prendere in mano la situazione, per evitare di ritrovarsi in balia di percezioni o esperienze distorte senza possibilità di intervento. Comunicare in maniera corretta ciò che fai e che hai tra le mani è una tua necessità: se non metti in atto nessun tipo di strategia che ti aiuta a far conoscere, le persone si fideranno di ciò che gli altri raccontano. Al contrario, se tu lavori sul tuo personal branding, hai più possibilità di intervento e controllo sulle opinioni e sulle altrui percezioni.
Se qualcuno parla di te, chi vuol dare una sbirciatina per confutare o convalidare un’idea: dove ti trova? Come ti contatta? Che cosa hai prodotto? Il personal brand è la tua verità ed è ciò che ti precede e rimane dopo che te ne sei andato!
Le pubbliche relazioni, insieme a una buona attività di comunicazione digital, fanno parte di quelle attività funzionali a raggiungere un’immagine professionale per attrarre le giuste opportunità.