Non vedi l’ora di comparire su una rivista? Su quel podcast che ascolti sempre e ottenere un’intervista? Be’, l’unico modo per avere è chiedere, ma… sei troppo timido per contattare la stampa? Hai provato a comparire su riviste, programmi Tv e sei sempre stato rifiutato o non hai mai ricevuto risposta? Vediamo dove sbagli!
►La pubblicità è una cosa..riuscire ad attirare l’attenzione dei giornalisti è tutta un’altra storia!
C’è un post sul mio profilo Instagram in cui chiedo di farsi intervistare, per partecipare alle storie d’impresa del venerdì pubblicate su questo blog e sul quotidiano online per il quale sono una freelance contributor “Oggi Quotidiano”, che sta generando un po’ di confusione e mi ha suggerito di trattare l’argomento in questione.
Molte persone, a seguito di questo invito, hanno iniziato a scrivermi e qualcuno ha iniziato a chiedermi anche un po’ di spiegazioni, manifestando il proprio “disagio” nel contattare le redazioni per farsi intervistare.
Mi ha colpito molto l’email di Marta che scrive: «Da tempo penso di contattare riviste per farmi conoscere e intervistare, ma non so come si fa, come farmi notare, qual è il modo giusto..rinunciando puntualmente perché non so se sia il caso».
E allora: qual è il modo giusto? Provo a rispondere per risolvere tanto il vostro problema quanto il mio, perché sto ricevendo decine di e-mail spontanee che purtroppo non incuriosiscono, non spiegano e non catturano l’interesse e questo, ahimè, non mi consente di capire come costruire un articolo che sia di utilità non solo per chi racconta ma, soprattutto, per il lettore..
L’auto-promozione organica su una testata, non deve infatti rispondere al bisogno di chi vuole promuoversi ma, piuttosto, al bisogno di chi legge e cerca informazioni. Se una storia non è notiziabile, non è in qualche modo di ispirazione per gli altri, non risolve problemi, non offre valore..difficilmente riesce ad ottenere spazio, ed è molto poco probabile che si riescano a portare a casa articoli, auto-proponendosi velocemente e semplicemente – magari sotto il post del giornalista “x” -, scrivendo “sono uno scrittore, ho pubblicato quattro libri, parlo in tv e in radio”.
Ogni impresa è potenzialmente “pubblicabile” e ogni professionista, ha sicuramente in seno delle notizie utili; ma bisogna capire come veicolarle e come presentarsi a chi deve riempire spazi all’interno dei media.
Innanzitutto mi preme chiarire che le pubblicazioni sulle riviste cartacee sono molto più difficili da ottenere rispetto a quelle online. E allora come fare?
Dunque..i giornalisti, regola numero uno, sono a caccia di notizie e non di promozioni da fare a terzi, anche perché un redattore deve rispondere ai piani alti rispetto a ciò che intende pubblicare e che può variare, all’ultimo minuto, per esigenze di redazione…quindi mai pretendere! Un giornalista, nella sua casella di posta e adesso anche su Facebook, Instagram ecc., è letteralmente invaso e riceve almeno una cinquantina di e-mail al giorno che spesso non vengono nemmeno aperte se manca, per esempio, l’oggetto nella mail o vengono cestinate dopo una lettura veloce del primo rigo..proprio perché si sbaglia il focus e il modo di proporsi!
Capiamo quindi, innanzitutto, gli errori da non commettere.
Qualsiasi proposta deve essere un arricchimento per la rivista, non per te! Ed è così che devi ragionare.
1) Conosci il tuo interlocutore? Non mandare e-mail a spam, uguali per tutte, senza aver capito qual è il taglio e il target della testata. Domandati sempre: ha senso quella rivista con il tuo target? Quindi, prima di partire, approfondisci!
2) Centra il focus. Non cominciare la tua richiesta con frasi simili a quelle già citate sopra e pretendere un articolo solo per la quantità di cose fatte e da mostrare: sono uno scrittore, ho scritto mille libri, parlo in tv, ho un programma fisso in radio..fine! Promuoversi come il “leader” indiscusso di qualcosa, ti anticipo già è un azzardo che non dà mai buoni risultati. Per i giornalisti, lo ripeterò fino alla nausea, dovete, piuttosto, cercare di essere fonti autorevoli di informazioni e curiosità, meglio ancora se date in anteprima e in esclusiva.
Rendi efficaci e coinvolgenti i contenuti / sposta il focus su:
- Cosa faccio?
- Quale problema risolvo?
- Come posso essere fonte di ispirazione e soluzioni per gli altri?
- Che particolarità ha la mia impresa?
- Come ho risolto gli ostacoli iniziali e come sono riuscito a creare la mia attività?
- Chiediti anche: come contribuisco con questo intervento al successo del giornale?
Un altro elemento su cui giocare è la rilevanza.
Per esempio: ho condotto una ricerca che può fornire dati utili, oppure, sto mettendo in campo azioni che mi consentono di inserirmi in un contesto di notizie di cronaca o attualità…in questo caso, ho sicuramente delle ottime chance.
Facciamo un esempio pratico. →Prendo spunto da una chiacchierata fatta proprio oggi con un’azienda del settore.
Se produci prodotti cosmetici a base di ingredienti naturali, potresti cominciare interessando le riviste di settore, adatte alla nicchia a cui ti rivolgi – e non “tutte le riviste” in maniera indiscriminata -, provando a immaginare la tua proposta in questo modo: cosa potrei dire per suscitare l’interesse di chi scrive articoli di questo genere? Mettiti nei panni del giornalista, immagina, per esempio, quale titolo potrebbe star bene sul suo giornale.
►Proviamo a pensarne uno: «Il ginseng siberiano, l’alleato prezioso per la pelle affaticata da tonificare». Parti da un titolo interessante e inizia a raccontare l’utilità del tuo prodotto/servizio, elencane le proprietà benefiche, sfata alcuni miti e leggende. Prova immaginarti lo scenario e proponiti per una cosa di questo tipo.
Se, invece, il tuo interesse è attrarre investitori..parla piuttosto di come sta crescendo il settore della cosmesi naturale, delle performance raggiunte e della tua cultura aziendale.
Sia che tu chieda un’intervista o voglia proporre un pezzo, prepara la tua mail e strutturala in maniera stringata ma precisa. Metti in evidenza la notizia, presentati, lascia i tuoi contatti e allega un media kit. Spiega anche cosa ami della rivista in questione e perché ti piacerebbe ottenere un’uscita proprio sulla testata alla quale hai scritto.
Ecco perché spesso è necessario costruire più articoli, o comunicati stampa, a seconda: del pubblico al quale è rivolto il messaggio, della testata sulla quale intendiamo posizionarci e degli obiettivi da raggiungere. Quando ci si racconta, insomma, a meno che non si decida di pagare per un pubbli-redazionale in cui ci va dire quello che vogliamo, a prescindere dagli interessi del lettore, vale la regola che regna anche sui social: «Non è una vendita!». Di conseguenza parlarsi addosso non è la strada da percorrere!
Web reputation: Sei coerente?
Fai anche molta attenzione a come ti presenti e vieni trovato in rete!
È molto probabile infatti che chi leggerà di te, in seguito alla tanto cercata pubblicazione, verrà poi a cercarti navigando tra Google e social media. Anche qui..sei posizionato nel modo giusto?
Ultimi consigli.
Per decidere chi contattare, studia bene il colophon della rivista, ovvero, l’elenco in cui trovi tutte le persone che ci lavorano! Cerca di avere in “cartella” materiali aggiuntivi come foto professionali – le foto a bassa risoluzione sono out per la carta stampata -, qualche copertura video, un media kit – strumento già citatato – e precedenti pubblicazioni online o cartacee da presentare.
Di Daniela Iavolato